Ares, sabato si è concluso il girone d’andata, noi riposavamo e il Recanati ci ha raggiunto in classifica al primo posto battendo i Grifoni. Che bilancio possiamo fare di questa prima metà della stagione?
Per ora difficile, con un campionato molto equilibrato. Noi stiamo cercando di realizzare un sogno. Il gruppo è compatto e i ragazzi seguono il Mister. Possiamo continuare così e non diamo limiti alla provvidenza.
Tu sei dentro la società da diversi anni, ma quest’anno ti è stato dato un nuovo incarico, più dirigenziale che tecnico, come ti stai trovando e, se ci sono, che differenze stai provando rispetto alle stagioni passate nel Russi Calcio a 5?
Ci sono sicuramente delle differenze perchè stiamo cercando di strutturarci verso una società di alto livello con ruoli precisi. Le differenze le vedo anche in me. Fino a poco tempo fa gestivo il campo, ora gestisco più situazioni: il gruppo di dirigenti, i giocatori, il Mister,.. cerco di aiutare tutti a risolvere tutte le varie problematiche che ci sono.
Ora una domanda più personale, tuo fratello è il portiere titolare della prima squadra, a livello emozionale questa cosa come viene vissuta?
I primi anni era dura perchè sentivo anche io veramente tanto la partita e facevo fatica. Ultimamente mi sono abituato ma comunque rimane sempre una grande emozione. Sapere che lui è lì mi da veramente tanta gioia.
Mister, abbiamo chiuso il girone primi in classifica a pari punti con Recanati, miglior attacco del campionato con 64 goal segnati, le reti subite sono 37, anche in virtù delle tante assenze successe in stagione possiamo considerarlo al momento un risultato positivo?
Non è un risultato perchè giunge a metà di un percorso. Di sicuro sono parametri importanti e i ragazzi sono stati disponibili e seri fin da subito. In un anno e mezzo di lavoro con me hanno speso speso tante energie, impegno e serietà in ogni situazione. La società quest’anno ci ha arricchito anche con qualcosa in più dal punto di vista qualitativo di esperienze esterne che hanno fatto sì che la nostra rosa fosse più competitiva e che la società si contraddistinguesse come ancora più seria.
Dopo praticamente un mese di stop, sabato torniamo in campo proprio contro il Recanati, la squadra è pronta per affrontare al meglio questa sfida difficilissima?
Il Recanati è una squadra da battere, è stata allestita per vincere il campionato ma questo deve solo stimolarci e deve essere motivo di forza. Ci aspettiamo che il palazzetto ci dia qualcosa in più visto le assenze che abbiamo e le difficoltà che abbiamo attraversato questo mese. Ma vogliamo portare dalla nostra parte il risultato e ho ancora il ricordo degli ultimi secondi della gara di andata dove loro hanno meritato assolutamente di vincere e noi abbiamo lasciato qualcosa come esperienza e atteggiamento. Mi farebbe piacere soprattutto con i ragazzi dimostrare che questo spazio è stato colmato poi per il resto giudicherà il campo.
Francesca Babini